Nel cuore della Murgia materana, celata tra le gravine, si trova un luogo di straordinaria bellezza e mistero: la Cripta del Peccato Originale. Definita la “Cappella Sistina” della pittura rupestre, questa chiesa-grotta custodisce affreschi millenari che raccontano storie di fede, arte e spiritualità.
Scoperta nel 1963, la cripta risale all’VIII-IX secolo ed era il luogo di culto di una comunità di monaci benedettini. Dopo secoli di abbandono, la cripta venne utilizzata come rifugio pastorale dagli abitanti del luogo e fu da loro chiamata “Grotta dei Cento Santi”, così menzionata anche negli appunti dello studioso Domenico Ridola. La cripta è stata salvata dall’incuria grazie a un attento restauro della Fondazione Zétema, che ha riportato alla luce la magnificenza delle pitture.
I 41 mq della cripta custodiscono meravigliosi affreschi che raffigurano episodi della Genesi, tra cui la Creazione dell’Umanità e il Peccato Originale con Adamo ed Eva, oltre alla rappresentazione solenne di Apostoli, Vergini Regine e gli Arcangeli, immersi in un’atmosfera di rara armonia.
Tutto il ciclo pittorico è caratterizzato da uno sfondo meraviglioso di fiori sinuosi con petali rossi che fanno attribuire gli affreschi ad un misterioso “Pittore dei Fiori di Matera”.
Varcare l’ingresso della cripta significa compiere un viaggio indietro nel tempo, immergendosi in un mondo di colori e simboli che hanno sfidato i secoli. La luce soffusa esalta la bellezza degli affreschi, rendendo l’esperienza ancora più emozionante.