71° Anniversario Legge De Gasperi “Sfollamento dei Sassi”
Si celebra oggi il 71° anniversario della legge De Gasperi, che imponeva lo sfollamento dei Sassi, esattamente il 17 Maggio 1952.
L’allora Primo Ministro Alcide De Gasperi nel luglio 1950, accompagnato dal giovane deputato lucano Emilio Colombo, aveva visitato la città e quel quartiere diventato tristemente famoso con la pubblicazione di “Cristo si è fermato ad Eboli”. Proprio durante la visita, rimase colpito dalle condizioni disumane in cui versava la povera gente di quella antica zona della città, costretta a vivere in veri e propri tuguri in promiscuità con animali domestici, senza acqua corrente, fognatura, luce e strade impercorribili. In quella occasione furono sanciti l’impegno e la promessa del Presidente, di risolvere presto il problema. “Non ci sono parole per commentare quello che poco fa ho visto – disse tra l’altro De Gasperi appena dopo la visita – la povera gente dei Sassi non può continuare a vivere come bestie. Se finora nessuno si è preoccupato di queste persone, è venuto il tempo che si faccia qualcosa in loro favore per liberarli da una tristissima condizione”.
Già in precedenza però, dopo l’uscita del libro denuncia di Carlo Levi (1944), il Segretario dell’allora Partito Comunista Italiano, Palmiro Togliatti, si era recato a Matera (1948) visitando i Sassi e definendo le condizioni sociali e abitative dei residenti di quel quartiere, una vera e propria “Vergogna nazionale”, sollecitando le istituzioni a intervenire. Trascorse solo poco tempo dalla visita di De Gasperi e la promessa venne mantenuta con la firma di una legge speciale per lo sfollamento dei Sassi ( L. 17 maggio 1952 n.619) che significò il trasferimento di gran parte dei residenti, che così poterono iniziare una nuova vita in condizioni più umane, con la realizzazione e occupazione di nuove abitazioni nei nuovi quartieri Serra Venerdì, Lanera, Borgo La Martella e Venusio, queste ultime destinate alle famiglie agricole.
De Gasperi tornò a Matera il 17 maggio 1953 per la inaugurazione e la consegna delle prime chiavi agli abitanti del borgo La Martella. Per Matera, una giornata memorabile, destinata a cambiarne la storia e geografia, grazie all’impegno di De Gasperi a cui il Comune, solo dopo diversi decenni, a ricordo fece erigere una statua in via Nazionale.
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